lunedì 3 novembre 2014

Coderdojo

Sabato 25 ottobre io e il nano grande abbiamo partecipato al nostro primo coderdojo e siamo andati qui.
Un coderdojo è un evento gratuito organizzato per bambini dai 7 anni in su per imparare ad usare un programma che si chiama Scratch ed è stato elaborato dal M.I.T. di Boston per insegnare ai bambini a programmare (anche in italiano!).   
Con una grafica molto colorata e trascinando con il mouse i comandi si possono inventare degli script che fanno muovere uno o più personaggi creando delle animazioni o dei veri e propri semplici video giochi.
Io e il nano, dopo che lui di è divertito a sperimentare, siamo andati a curiosare sui progetti salvati e condivisi sul sito da ragazzini di tutto il mondo è abbiamo visto delle cose veramente carine. Inoltre su questi progetti è possibile visionare lo script utilizzato e quindi scoprire come sono stati ottenuti certi effetti.
A che serve tutto ciò? A me non interessa che mio figlio diventi uno smanettone di computer ma  credo sia importante capire la logica che sta dietro ad un videogioco piuttosto che ad una infinità di oggetti o applicazioni che in ogni caso ci troviamo ad utilizzare tutti i giorni.
Al di là del codice ovvero del linguaggio di programmazione utilizzato si tratta, semplificando un po', di dire ad una macchina (che sia la lavatrice o Angrybirds non credo cambi molto) cosa deve fare dando istruzioni che hanno un inizio, una fine, cosa deve fare quando si schiaccia un certo tasto, se un movimento deve essere ripetuto e per quanto o se deve aspettare e stare ferma per un po'. Il resto è ingegno e creatività per ottenere un certo risultato, che fanno sempre bene.
Sempre quel giorno c'erano anche gli appassionati di Arduino che presentavano le loro creazioni. Arduino è una scheda elettronica (inventata a Ivrea) che nello spazio di una carta da gioco racchiude il cuore pulsante di un microcomputer. Gli smanettoni in questo caso si occupano anche di hardware perché riciclando pezzi di stampanti e varia ferramenta costruiscono  piccoli robot, orologi, rilevatori di temperatura, meccanismi a comando per le tapparelle, ecc.. 
Di nuovo poi per animarli serve un programma scritto con un codice un po' diverso e meno colorato di quello di Scratch ma con la stessa logica: per dire al robotino che quando i suoi occhi elettronici sentono un ostacolo le sue ruote devono mettersi a girare all'indietro.
Di nuovo ingegno e creatività che sono ben di più che stare seduti davanti allo schermo di un videogioco.
Se ne dovrebbe parlare a scuola di coding ma siamo ancora lontani; anche se al nostro coderdojo c'erano delle maestre con alcuni bambini della loro classe.
Date un'occhiata anche qui. Trovate un corso anche per bimbi che non sanno ancora leggere. 
Buon divertimento.