mercoledì 30 gennaio 2013

Troppi peluches

Ieri sera nanetto è andato a dormire abbracciando Topolino, il Bruco, la Balena e ancora qualcos'altro.
Dall'alto del suo letto a castello il nano grande ha bofonchiato che la Balena era sua ma nanetto non l'ha mollata.
Si è disteso con tutti i pupazzi addosso.
Contemporaneamente la nanetta ha sistemato una serie di bambole accanto a lei contro la parete esigendo anche una copertina per avvolgerle.
Dopo un quarto d'ora nanetto si è presentato in cucina brontolando:
"Non riesco a dormire!"
"Ci credo: con tutti quei pupazzi! Sono troppi.."
"Voglio dormire nel lettone..."
"Non puoi andare nel lettone con tutti questi amici! Ti riaccompagno in camera tua."
Allora si è diretto verso la sua stanza.
"Allora li poso e prendo solo Topolino ma voglio dormire nel lettone.."
"Va bene ma quando ti addormenti ti riporto nel tuo letto" (la mia determinazione serale-notturna è molto più che scarsa...)
"NON VOGLIO"
"Poi vediamo..."


Quando il pipistrello è arrivato ad un ora tarda e imprecisata ho solo visto con la coda dell'occhio che infilava nel lettone anche la nanetta svegliatasi proprio in quel momento.
Incapace di protestare mi sono girata dall'altra parte.
E anche questa notte il pipistrello ha dormito nel letto dei nani e i nani hanno invaso il lettone...
Siamo dei genitori senza spina dorsale sigh...

sabato 12 gennaio 2013

Piccole soddisfazioni



Il giovedì è il giorno che il pipistrello ha scelto per andare a prendere i bimbi a scuola.
 Dire che ha scelto è un po' forte: diciamo che era l'unico modo per consentire alla nanetta di frequentare un corso di ginnastica  artistica incastrato a cavallo dell' ora di coro del nano grande.
Il nanetto della ginnastica artistica non ha voluto saperne: troppe femmine!
Ho cercato di parlargli di parallele simmetriche e Yuri Chechi ma non c'è stato verso.
Non essendo noi in grado di gestire un' eventuale terza attività lui si limita ad aspettare, quasi sempre in compagnia del papà.
In ogni caso io non voglio sapere cosa succede fra le 16,30 e le 18,30-19 quando ci ritroviamo tutti a casa dove io preparo la cena per poi andare (ogni tanto..) a fare power yoga.
Ho solo una vaga apprensione verso le 16,30-17 quando squilla il cellulare e temo sempre che sia la scuola che mi avvisa che nessuno è andato a prendere i bambini. E' successo un paio di volte che il pipistrello si dimenticasse ma ormai quella del giovedì dovrebbe essere diventata un'abitudine consolidata.
Il massimo fu qualche anno fa, quando il nano grande era piccolo e andava alla materna. Una mattina il pipistrello incontrò una mamma della classe che si offrì di portare il nano a fare merenda a casa con i suoi bimbi. Il pipistrello acconsentì serenamente ma altrettanto serenamente conservò nel suo cuore la notizia e quindi quando il pomeriggio il nonno andò al post-scuola per prendere il nano ovviamente non lo trovò e nessuno sapeva dove fosse andato a finire...
Fortuna volle che la mamma in questione - forse colta da un presentimento - mi cercasse in ufficio pochi attimi prima di ricevere la telefonata angosciata del nonno.
Stavo anche per liquidarla un po' velocemente per dirle appunto che ero in ufficio e se magari voleva fare due chiacchiere ci saremmo sentite più tardi, quando lei insospettita mi disse: "Ma lo sai vero che il nano è con me?"....
Comunque è acqua passata, di certo non accadrà più...
Quindi finalmente siamo tutti a casa e io preparo la cena per loro (il  maestro di yoga dice che non si deve mangiare almeno due ore prima della lezione sigh...)
Dopo aver imbastito una cena e steso un bucato vado a cambiarmi perché alle otto devo uscire e intanto mi godo lo spettacolino serale del pipistrello alle prese con la ciurma.
C'è che nessuno vuole stare seduto a tavola, c'è chi porta a tavola libri, giochi, pupazzi cercando di sistemarli sulla sedia da dove cadono rovinosamente, di sicuro a due su tre scappa la cacca e si sente gridare dal bagno (FATTOOOO). Ad un certo punto il nanetto ha cominciato ad urlare come un ossesso e ho solo capito che aveva un misterioso dolore alla ,mano... solo che in un bagno c'ero io e nell'altro c'era la sorellina..
Quando mi riaffaccio in cucina il pipistrello si sta lamentando che non riesce nemmeno a sedersi per mangiare la minestra (davvero?)
E io ormai sulla soglia aggiungo sadicamente: "Amore! Prima di sederti a mangiare tu, potresti servire il secondo e l'insalata ai  bambini che poverini hanno il piatto vuoto?"
SGRUNT
"Ciao eh! ci vediamo più tardi!"
Per vendicarsi il pipistrello ha guardato Santoro alla tele e mi ha lasciato la cucina da riordinare....