giovedì 28 giugno 2012

Dolce far niente

Dopo un paio di giorni di vacanza mare, spiaggia, doccia, passeggiate serali, giostre, viaggio di ritorno e grigliata con amici, domenica finalmente a casa senza impegni da rispettare. E' vero, ci sono bucati da fare, borse da disfare, cose varie rimaste in sospeso. Però....
Intanto ci siamo svegliati TUTTI oltre le 10 del mattino, che meraviglia. E poi, almeno per la restante parte della mattinata ho deciso che non avrei fatto assolutamente NIENTE. Ovvero dopo colazione mi sono seduta sul tappeto a leggere un paio di giornate di quotidiani in arretrato e ho bighellonato in pigiama con grande soddisfazione e nessuna voglia di iniziare a sbrigare le mie faccende e soprattutto senza nessun senso di colpa. Ogni tanto è proprio quello che ci vuole!
Anche il resto della giornata, sarà che c'erano solo due bambini su tre, sarà che il pipistrello era insolitamente presente, sarà la cappa di afa appiccicosa, è proseguito con grande rilassatezza.
Abbiamo pranzato fuori sul terrazzo molto tardi, sparecchiato ancora più tardi, caffè e giornali.
I bimbi hanno giocato sempre in giardino con gli amichetti facendo le gare con la bicicletta.
Dal piano di sopra nei momenti di silenzio si sentiva il figlio dei vicini che ripassava filosofia con un compagno per l'esame di maturità.
Una vera e calda domenica d'estate.
Solo nel tardo pomeriggio mi sono rassegnata a ridiventare un'ape operosa e indaffarata  quasi pronta a riprendere con i ritmi frenetici della settimana lavorativa.

mercoledì 20 giugno 2012

Gita al mare

Dunque, é andata così: nano grande ieri è partito per il mare in camper con i nonni. Precisamente in un parcheggio per camper e non in un vero campeggio. Torna alla fine della prossima settimana.
Io voglio andare a trovarlo con i nanetti. E' già il terzo anno che mentre i piccoli sono ancora custoditi a scuola il grande gode di questo privilegio della vacanza al mare perché la sua scuola finisce prima.
Quando andava alla materna finiva a fine giugno e il nido dei piccoli chiudeva a fine luglio. L'anno scorso ha iniziato con la scuola primaria (non si chiama più scuola 'elementare') che finisce a metà giugno mentre i fratelli proseguono fino a fine mese.
Quindi si va. Piccolo particolare: in albergo mi fanno pagare una tripla contando me e i nani anche se dormiremmo tutti nello stesso lettone. E' escluso, troppo caro per stare un paio di notti via.
Due anni fa avevamo scelto un agriturismo ma sono tutti nell'interno, lontani dal mare e ti devi sempre muovere con l'auto.
Non solo. Il posto di giorno era bellissimo, in piena campagna circondato dagli ulivi.
La sera quando siamo rientrati c'era un buio assoluto e totale che se non avessimo avuto una pila non trovavamo neanche l'ingresso.
I bimbi ovviamente addormentati da portare su in braccio. Però c'era il pipistrello con me e si sa gli animali notturni sono a proprio agio nell'oscurità.
La proprietaria non viveva nemmeno lì ma in un'altra casa un po' sopra e la mattina era venuta quasi in pigiama a portarci un'ottima colazione.
Da sola non ce la posso fare a ritrovarmi in questa situazione.
Quindi?
Vado in campeggio, non dove stanno i nonni perché nel parcheggio NON si possono montare le tende: danno un senso di stabilità che va contro le regole.
In un campeggio più o meno vicino, con la tenda, igloo, di quelle che si montano quasi da sole. Nella fattispecie ne ho presa una che si smonta anche quasi da sola. C'è una corda da tirare e si ripiega su se stessa. Ho anche guardato molto attentamente il video dimostrativo su internet e fatto le prove in giardino.
In salotto ho provato ad aprirla ma era troppo grande e non riuscivo più a girarci intorno. Tantomeno a richiuderla per portarla fuori (li ho capito che dovevo andare su internet a guardare il video!)
Mi sono chiesta se l'abbiano testata come i cassetti dei mobili dell'Ikea. Dopo quante volte di montaggio e smontaggio si straccerà da qualche parte? Teniamoci questo dubbio.
Il martello per i picchetti ce l'ho. Una corda per stendere gli asciugamani me la farò prestare dal nonno (almeno una corda devo metterla sennò che campeggio è?)
Ho anche materassino e pompa per gonfiarlo. Sacchi a pelo ce li avevo.
Siamo pronti. Mi hanno detto che non posso tenere la macchina vicina alla tenda in questo campeggio.
Metterò tutto dentro. In fondo mi sembra abbastanza larga.
Il nano piccolo si é dotato di una pila.
Direi che domattina possiamo partire.

martedì 19 giugno 2012

Social network

Ieri, domenica, ho passato quasi tutta la giornata in una cascina didattica per un evento che viene organizzato una volta l'anno.
Siamo arrivati la mattina abbastanza presto e dopo aver depositato le provviste per il picnic siamo partiti per una passeggiata.
Percorso a tappe con una decina di asinelli dove a turno salivano i bambini. Almeno un centinaio di persone fra grandi e piccoli.
A metà percorso sosta ristoro dal caldo torrido con albicocche, formaggio e grissini e naturalmente acqua fresca. Prima di partire dalla fattoria e nell'intermezzo alcuni animatori raccontavano una storia e intrattenevano i bimbi con uno spettacolino di giocoleria.
Dopo la passeggiata picnic all'ombra con condivisione di torte, panini, tovaglie stese sull'erba. Pallone per i più grandicelli e scivoli, altalene e sabbia per i piccoli. E poi nel pomeriggio possibilità di dar da mangiare a  conigli e caprette, annaffiare il grande orto, fare ancora un giro sul pony, mangiare un buon gelato che sa di latte e acquistare frutta e verdura fresche.
Stavo commentando la situazione con la mamma di un amichetta che ad un certo punto mi ha detto: "Beh, certo che se non fosse per la bambina non avrei mai fatto una cosa del genere...".
E' vero. Se non fosse per loro forse non sarei mai andata in un parco divertimenti basato sulle favole, o non avrei visitato così spesso luoghi con animali di vario genere e tipo e forse non mi sarei mai cimentata in una discesa con la carrucola da una piattaforma sugli alberi (confesso che mi piace tantissimo!). Forse avrei preferito combattere la canicola leggendo un libro sdraiata sul bordo di una piscina..
E poi la mamma ha aggiunto: "Però è vero che si conosce un sacco di gente! Non l'avrei detto."
Eh si la vita sociale delle famiglie con bambini assume una vitalità inaspettata.
C'è un primo periodo diciamo di passaggio quando si diventa genitori e magari si è fra i primi di una cerchia di amici a vivere questa nuova esperienza e a dover conciliare la vita sociale con le esigenze di un bimbo piccolo.
Di lì a poco però si apre un mondo nuovo. Credo di aver fatto le prime nuove conoscenze andando al consultorio a pesare il mio primo bimbo quand'era neonato e poi con il corso di massaggio infantile e poi con tutte le scuole a vari livelli.
Ci sono genitori diventati amici da quando i loro primi figli frequentavano il nido, poi sono arrivati i fratellini e le amicizie si sono incrociate con altre famigile e ampliate.
Nel nostro piccolo condominio su diciotto famiglie ci sono una dozzina di bambini fra i due gli otto anni. Man mano che nascevano i primi bimbi e poi i fratelli fra le varie famiglie è nata una bella sintonia e un'amicizia fatta di incontri, accoglienza dei bambini degli altri, pizzate in giardino, feste di Halloween e compleanni. Qualcuno che prima si salutava rapidamente quando ci si incrociava per le scale, diventato genitore è stato coinvolto nell'atmosfera generale.
Si conoscono persone di origini, mestieri e esperienze completamente diverse. In qualche caso  se non fosse per i bambini probabilmente avresti pensato di non avere nulla in comune con qualcuno. Poi scopri che in realtà non è così.
Soprattutto si crea davvero una rete di relazioni, il nostro vero social network di riferimento e, a volte, di sostegno reciproco. 
Non sempre e non con tutti ovviamente, per tante ragioni diverse. Ci sono situazioni o genitori che comunque non possono o non hanno voglia o tempo o interesse a condividere alcunché e quindi tendono a non partecipare alle occasioni comuni.
Se succede però ringraziamo i bambini che ci permettono di conoscere persone nuove, e vivere esperienze sociali assolutamente calate nella realtà.


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